Risultato ricerca: la proma moneta da 20 dollari coniata negli stati uniti

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Caratteristiche

Titolo: 999.99

Peso: 31.10 grammi

Misure: 37.2 mm


Questa nuovissima moneta in oro puro 24 carati dal peso di un’oncia con valore nominale di 100 dollari è stata coniata dalla Zecca americana (U.S. Mint - www.usmint.gov) per il suo 225° anniversario.
La moneta ritrae Lady Liberty, la cui effige più conosciuta, normalmente, è quella della Statua della Libertà che si trova nel porto di New York che, con la sua lanterna, illumina l'arrivo di profughi e migranti da tutto il mondo.
Quest’anno, per la prima volta, la Zecca americana, ha deciso di rappresentare Lady Liberty con un volto di donna afroamericana (disegnata dall’artista Justin Kunz e scolpita dall’incisore Phebe Hemphill); non è mai successo che il famoso simbolo dell’America e dei sui valori di libertà e accoglienza fosse rappresentato con il viso di una donna non bianca.

Tiratura limitata a 100.000 esemplari.
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Marengo Francese 20 franchi Napoleone III "testa laureata" dal 1861 al 1870

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Prezzo medio di realizzo € 656,33



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Inghilterra - Queen's Beast - Levriero Bianco di Richmond - 2021

Il Levriero bianco di Richmond è la decima e ultima uscita della serie di monete rinominata Queen's Beast e coniata dalla Royal Mint ovvero la zecca reale britannica. Quando la Regina Elisabetta II fu incoronata, l'Abbazia di Westminster era sorvegliata da dieci statue di animali reali e mitologiche (principalmente mitologiche): le Bestie della Regina, e simboleggiavano la storia del Regno Unito, ovvero l'eredità che passò alla Regina. Nel 2016 la Royal Mint ebbe la grandiosa idea di creare una serie di monete in oro ed argento, di varie grammature, in commemorazione di queste dieci statue che, come detto precedentemente, rappresentano la storia del Regno Unito e siamo alla decima e ultima emissione. Il Levriero bianco di Richmond era un distintivo di Giovanni di Gaund, che fu conte di Richmond, duca di Lancaster e duca d'Aquitania oltre ad essere il capostipite del casato reale britannico di Lancaster. Troviamo, sul rovescio, la doppia rosa Tudor, che abbiamo già visto in passato sulla prima Sterlina oro di Enrico VII del 1489 ed anche cinquecento anni dopo per l'anniversario nel 1989, e simboleggia l'unione di due importanti casate: quelle degli York e dei Lancaster; composta di cinque petali interni che rappresentano la casata degli York e cinque petali rossi esterni che rappresentano quella dei Lancaster, nonché la superiorità di quest'ultima sulla prima famiglia. Sul dritto di questa moneta viene raffigurato il busto di Sua Maestà Elisabetta II, progettato dall'ormai storico designer della zecca britannica Jody Clark, insieme al valore nominale e valuta.
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Sterlina in oro Elisabetta II (Fiocco) dal 1957 al 1968

La Sterlina oro, in origine chiamata Sovrana d'oro, venne prodotta in Inghilterra a far data dal 1489; sul fronte presenta il re seduto in trono; sul retro lo stemma reale dei Tudor.
La sterlina oro (o come la chiamano gli anglosassoni Sovereign) riprodotta è quella reintrodotta nel Regno Unito nel 1817, facilmente identificabile dalla caratteristica immagine di San Giorgio e il drago stampata sul rovescio opera dell'incisore italiano Benedetto Pistrucci.
La coniazione delle sterline oro si è interrotta più volte nel corso degli anni.
Nel gergo numismatico comune si parla di “vecchie sterline oro” per quelle antecedenti al 1957 e di “nuove sterline oro” per quelle successive.
La sterlina oro Elisabetta II è presente attualmente sul mercato in 5 ritratti.
La moneta qui riprodotta presenta sul fronte il primo ritratto della regina Elisabetta. Questa coniazione fu introdotta nel 1957 e coniata sino al 1968. E’ riconoscibile dal caratteristico bordo zigrinato a grana più fine.
In gergo questa sterlina è chiamata anche “Testa Laureata o Fiocco” per il caratteristico nastro che lega i capelli della regina; in tutte le coniazioni successive il ritratto presenta invece la regina con la testa coronata.
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Sterlina in oro Giorgio V dal 1911 al 1932

La sterlina oro re Giorgio V  fu coniata tra il 1911 e il 1932.
Presenta la testa del regnante volta a sinistra (mentre quella di Edoardo VII è a destra) e sul retro San Giorgio e il drago.
La moneta qui riprodotta rappresenta al dritto il primo ritratto di re Giorgio V, usato dal 1911 al 1925.
Nel gergo numismatico questa sterlina è chiamata “Testa Larga” per differenziarla dalla coniazione successiva del 1929-1931, che presenta l'immagine di re Giorgio V leggermente più piccola (coniate dalle zecche australiane di Perth e Melbourne).
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Mezza Sterlina in oro Giorgio V dal 1911 al 1915

La mezza sterlina oro re Giorgio V  fu coniata tra il 1911 e il 1932.
Presenta la testa del regnante volta a sinistra (mentre quella di Edoardo VII è a destra) e sul retro San Giorgio e il drago.
La moneta qui riprodotta rappresenta al dritto il primo ritratto di re Giorgio V, usato dal 1911 al 1925.
Nel gergo numismatico questa mezza sterlina è chiamata “Testa Larga” per differenziarla dalla coniazione successiva del 1929-1931, che presenta l'immagine di re Giorgio V leggermente più piccola (coniate dalle zecche australiane di Perth e Melbourne).
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Marengo Italiano 20 lire Vittorio Emanuele II dal 1850 al 1878

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Prezzo medio di realizzo € 670,00



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Marengo Italiano 20 lire Umberto I dal 1879 al 1897

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Prezzo medio di realizzo € 670,00



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Marengo Francese 20 franchi Luigi Filippo dal 1830 al 1848

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Prezzo medio di realizzo € 656,33



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Marengo Francese 20 franchi Napoleone III "testa nuda" dal 1853 al 1860

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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