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Caratteristiche

Titolo: 900.00

Peso: 12.90 grammi

Misure: diametro 24 mm


I 15 rubli in oro con l'effige dello zar Nicola II sono un conio molto richiesto fra i collezionisti: in alcuni momenti storici il prezzo di questa moneta in oro è arrivata a superare del doppio il valore intrinseco, ovvero quello del quantitativo in oro presente. La Russia ha sempre esercitato una forte attrazione per i collezionisti di monete, non solo per quanto riguarda il conio imperiale zarista ma anche quello relativo alla repubblica CCCP. L'anno di conio dei 15 rubli in oro Zar Nicola II è il 1897. Il diametro della moneta è di 24 mm., il suo peso totale di 12,903 grammi di cui 11,612 gr. d' oro puro per una percentuale del prezioso metallo pari al 900,00 ‰. Esteticamente raffinata, questa particolare moneta in oro presenta sul lato di testa il profilo dello zar Nicola II e sul lato rovescio il simbolo dell'Impero russo, un'aquila a due teste che regge uno scettro in un artiglio e una corona sull'altro.
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Russia - 10 Rubli Chervonets

Nel 1923 l’Unione Sovietica emise la sua unica moneta in oro destinata alla circolazione, nell’ambito delle riforme denominate Nuova Politica Economica (NEP). Si tratta del chervonets (o chervonetz), una moneta dal valore di 10 rubli, pesante 8,60 grammi e costituita da oro 900‰; ne consegue che il metallo fino contenuto in questa moneta è di 7,74 grammi (un quarto di oncia).
Il chervonets aureo presenta al dritto lo stemma di Stato, comprensivo di falce e martello, e in basso la sigla P.C.?.C.P. (Repubblica Socialista Federale Sovietica Russa). Al rovescio, invece, è raffigurato un uomo che semina; dietro di lui compaiono un aratro, una fabbrica e il sole nascente.
Cinquanta anni dopo il governo sovietico decise di coniare nuovi chervontsy, stavolta non destinati alla circolazione ma ai collezionisti e agli investitori, soprattutto stranieri. Infatti dal 1975 al 1982 (prima e durante le Olimpiadi di Mosca 1980) queste monete vennero emesse in 6.665.000 esemplari, tutti coniati a San Pietroburgo sul modello dei chervontsy del 1923.
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Russia - 7,5 Rubli Nicola II

I 7,5 rubli in oro con l'effige dello zar Nicola II sono un conio molto richiesto fra i collezionisti: in alcuni momenti storici il prezzo di questa moneta in oro è arrivata a superare del doppio il valore intrinseco, ovvero quello del quantitativo in oro presente. La Russia ha sempre esercitato una forte attrazione per i collezionisti di monete, non solo per quanto riguarda il conio imperiale zarista ma anche quello relativo alla repubblica CCCP. L'anno di conio dei 7,5 rubli in oro Zar Nicola II è il 1897. Il diametro della moneta è di 21,4 mm., il suo peso totale di 6,45 grammi di cui 5,81 gr. d'oro puro per una percentuale del prezioso metallo pari al 900,00 ‰. Esteticamente raffinata, questa particolare moneta in oro presenta sul lato di testa il profilo dello zar Nicola II e sul lato rovescio il simbolo dell'Impero russo, un'aquila a due teste che regge uno scettro in un artiglio e una corona sull'altro.
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Inghilterra - Queen's Beast - Falco dei Plantageneti - 2019

E' la sesta di una serie di monete di solo oro puro 999,9 (24kt.) dedicate alle cosiddette "Bestie della Regina" (The Queen's Beast): 10 statue araldiche in gesso che furono commissionate ed esposte durante la cerimonia di incoronazione di Sua Maestà Elisabetta II avvenuta nel 1953. Possiamo certamente dire che questa tipologia di monete rientra tra quelle alle quali si potrà aggiungere nel tempo anche un valore semi-numismatico.
La moneta in oro puro 999,9/1000 presenta un bellissimo disegno sul rovescio basato sullo stemma reale della Casa dei Plantageneti. Il falco è stato prima scelto da Edoardo III come distintivo e poi ripreso nuovamente da Edoardo IV. Il falco è tradizionalmente raffigurato con un lucchetto leggermente aperto per indicare la sua lotta per il trono.
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Inghilterra - Queen's Beast - Centicora di Beaufort - 2019

E' la settima di una serie di monete di solo oro puro 999,9 (24kt.) dedicate alle cosiddette "Bestie della Regina" (The Queen's Beast): 10 statue araldiche in gesso che furono commissionate ed esposte durante la cerimonia di incoronazione di Sua Maestà Elisabetta II avvenuta nel 1953. Possiamo certamente dire che questa tipologia di monete rientra tra quelle alle quali si potrà aggiungere nel tempo anche un valore semi-numismatico.
Il retro di questa nuova moneta da un’oncia in oro puro 999,9/1000 anno 2019 raffigura la Centicora di Beaufort (the Yale of Beaufort) il settimo animale di dieci creati nel 1953 da James Woodford per celebrare l'incoronazione di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. 
Le sculture, alte 2 metri, sono conservate presso il Canadian Museum of Civilization di Gatineau. Le sculture rappresentano creature tipiche delle araldiche reali del Regno Unito, le quali sono state ispirate alle simili figure che decorano il ponte sul fossato nel giardino di Hampton Court Palace. 
Il fronte raffigura l’ultimo (quinto) ritratto di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, opera di Jody Clark
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Sterlina in oro Vittoria (Incoronata) dal 1887 al 1892

La sterlina oro regina Vittoria ha avuto nel tempo una sua evoluzione, riproducendo tre diversi ritratti della sovrana d’Inghilterra.
La prima chiamata “Testa Giovane” fu coniata tra il 1838 e il 1885 e questa tipologia di sterlina è stata rifinita e modificata parecchie volte.
Nel 1871 il rovescio della sterlina cambiò con l’introduzione dell'immagine di San Giorgio e il drago (stupendo capolavoro dell’incisore italiano Benedetto Pistrucci), rimanendo sul fronte il ritratto della regina Vittoria.
La differenza tra le due versioni è rappresentata dalla data di coniazione che prima appariva sotto il collo della regina, mentre l'altra è sul retro.
Il secondo ritratto della regina Vittoria appare nel 1887, gergalmente chiamata  “Busto del Giubileo”. Questa sterlina verrà coniata fino al 1892.
La moneta in foto presenta infine l'ultimo dei tre ritratti della regina Vittoria, chiamata “Busto Velato o Testa Velata”, coniata fino al 1901.
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Sterlina in oro Vittoria (Giovane) dal 1871 al 1885

La sterlina oro regina Vittoria ha avuto nel tempo una sua evoluzione, riproducendo tre diversi ritratti della sovrana d’Inghilterra.
La prima chiamata “Testa Giovane” fu coniata tra il 1838 e il 1885 e questa tipologia di sterlina è stata rifinita e modificata parecchie volte.
Nel 1871 il rovescio della sterlina cambiò con l’introduzione dell'immagine di San Giorgio e il drago (stupendo capolavoro dell’incisore italiano Benedetto Pistrucci), rimanendo sul fronte il ritratto della regina Vittoria.
La differenza tra le due versioni è rappresentata dalla data di coniazione che prima appariva sotto il collo della regina, mentre l'altra è sul retro.
Il secondo ritratto della regina Vittoria appare nel 1887, gergalmente chiamata  “Busto del Giubileo”. Questa sterlina verrà coniata fino al 1892.
La moneta in foto presenta infine l'ultimo dei tre ritratti della regina Vittoria, chiamata “Busto Velato o Testa Velata”, coniata fino al 1901.
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Sterlina in oro Vittoria (Stemmata) dal 1838 al 1874

La sterlina oro regina Vittoria ha avuto nel tempo una sua evoluzione, riproducendo tre diversi ritratti della sovrana d’Inghilterra.
La prima chiamata “Testa Giovane” fu coniata tra il 1838 e il 1885 e questa tipologia di sterlina è stata rifinita e modificata parecchie volte.
Nel 1871 il rovescio della sterlina cambiò con l’introduzione dell'immagine di San Giorgio e il drago (stupendo capolavoro dell’incisore italiano Benedetto Pistrucci), rimanendo sul fronte il ritratto della regina Vittoria.
La differenza tra le due versioni è rappresentata dalla data di coniazione che prima appariva sotto il collo della regina, mentre l'altra è sul retro.
Il secondo ritratto della regina Vittoria appare nel 1887, gergalmente chiamata  “Busto del Giubileo”. Questa sterlina verrà coniata fino al 1892.
La moneta in foto presenta infine l'ultimo dei tre ritratti della regina Vittoria, chiamata “Busto Velato o Testa Velata”, coniata fino al 1901.
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Inghilterra - Queen's Beast - Cavallo Bianco di Hannover - 2020

Il Cavallo bianco di Hannover è la nona e penultima uscita della serie di monete rinominata Queen's Beast e coniata dalla Royal Mint ovvero la zecca reale britannica. Quando la Regina Elibetta II fu incoronata, l'Abbazia di Westminster era sorvegliata da dieci statue di animali reali e mitologiche (principalmente mitologiche): le Bestie della Regina, e simboleggiavano la storia del Regno Unito, ovvero l'eredità che passò alla Regina. Nel 2016 la Royal Mint ebbe la grandiosa idea di creare una serie di monete in oro ed argento, di varie grammature, in commemorazione di queste dieci statue che, come detto precedentemente, rappresentano la storia del Regno Unito e siamo alla nona emissione. Cosa c'entra la Germania con il Regno Unito? Tutto ebbe inizio con Re Giorgio Ludovico di Hannover, salì al trono col nome di Giorgio I di Gran Bretagna dal primo agosto 1714 fino alla sua morte, e fu il primo re inglese appartenente alla Casa di Hannover. Sul dritto di questa moneta viene raffigurato il busto di Sua Maestà Elisabetta II, progettato dall'ormai storico designer della zecca britannica Jody Clark, insieme al valore nominale e valuta. Sul rovescio, sempre ad opera di Jody Clark, viene raffigurato l'emblema della Casata di Hannover (in una veste più moderna) dove viene mostrato il cavallo bianco di Hannover.
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Inghilterra - Queen's Beast - Levriero Bianco di Richmond - 2021

Il Levriero bianco di Richmond è la decima e ultima uscita della serie di monete rinominata Queen's Beast e coniata dalla Royal Mint ovvero la zecca reale britannica. Quando la Regina Elisabetta II fu incoronata, l'Abbazia di Westminster era sorvegliata da dieci statue di animali reali e mitologiche (principalmente mitologiche): le Bestie della Regina, e simboleggiavano la storia del Regno Unito, ovvero l'eredità che passò alla Regina. Nel 2016 la Royal Mint ebbe la grandiosa idea di creare una serie di monete in oro ed argento, di varie grammature, in commemorazione di queste dieci statue che, come detto precedentemente, rappresentano la storia del Regno Unito e siamo alla decima e ultima emissione. Il Levriero bianco di Richmond era un distintivo di Giovanni di Gaund, che fu conte di Richmond, duca di Lancaster e duca d'Aquitania oltre ad essere il capostipite del casato reale britannico di Lancaster. Troviamo, sul rovescio, la doppia rosa Tudor, che abbiamo già visto in passato sulla prima Sterlina oro di Enrico VII del 1489 ed anche cinquecento anni dopo per l'anniversario nel 1989, e simboleggia l'unione di due importanti casate: quelle degli York e dei Lancaster; composta di cinque petali interni che rappresentano la casata degli York e cinque petali rossi esterni che rappresentano quella dei Lancaster, nonché la superiorità di quest'ultima sulla prima famiglia. Sul dritto di questa moneta viene raffigurato il busto di Sua Maestà Elisabetta II, progettato dall'ormai storico designer della zecca britannica Jody Clark, insieme al valore nominale e valuta.
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