Risultato ricerca: moneta oro edwardus vii d g britt omn rex f d ind 1903

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Caratteristiche

Titolo: 900.00

Peso: 20.33 grammi

Misure: diametro 31 mm


Il 100 Pesos cileno nasce nel 1926 senza l'intenzione di farne una moneta circolante.
Tra il 1932 e il 1980 i 100 Pesos cileni iniziano ad avere una produzione costante.
Il fronte della moneta cilena riporta una testa di donna laureata rappresentante la Repubblica vestita in abiti tradizionali e la dicitura: "REPUBLICA DE CHILE".
Il retro invece presenta una stella a 5 punte sopra uno scudo, sormontata da un pennacchio di piume con ai lati due animali (a destra il condor) entrambi coronati e la dicitura: "CIEN PESOS 100 Ps DIEZ CONDORES".
Il peso totale del 100 Pesos è di 20,33 grammi, di cui 18,30 grammi di oro puro, l'equivalente a 0,589 once troy di oro puro.
Questa moneta ha una purezza del 90,00% (900/1000) che la rende perfetta per gli investitori di tutto il mondo.
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America - San Gaudenzio (20 dollari)

Il nome di questa moneta deriva dal suo scultore: August Saint Gaudens, amico dell'allora Presidente Roosvelt.
E’ tuttora considerata tra le più belle monete coniate dalla zecca Americana.
Sul  fronte è rappresentata la Libertà con in mano una staffa e un ramoscello di ulivo mentre cammina con il sole alle spalle.
La data è impressa in basso a sinistra, in alto vi è la dicitura Liberty ad arco contornata da stelle che rappresentano gli stati dell'unione (46 dal 1907 al 1911 e 48 dal 1912 al 1933).
Sul retro di questo 20$ è raffigurata un'aquila con il sole alle spalle e la dicitura "UNITED STATES OF AMERICA - TWENTY DOLLARS".
Il motto "IN GOD WE TRUST" fu inizialmente omesso nei primi esemplari coniati tra il 1907 e l'inizio del 1908, poi riportato.
(Fu lo stesso Presidente Roosvelt a non volere il motto in quanto lo considerava sacrilego su di una moneta destinata principalmente ad essere utilizzata nelle sale da gioco e nelle case di appuntamento).
A metà del 1908 il congresso con un apposito atto decise di riportare il motto, considerandone l'omissione come attacco alla religione.
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Marengo Svizzero "Helvetia" 20 franchi dal 1897 al 1949

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Marengo Italiano 20 lire CarIo Felice dal 1821 al 1831

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Marengo Italiano 20 lire CarIo Alberto dal 1831 al 1849

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Russia - 15 Rubli Nicola II

I 15 rubli in oro con l'effige dello zar Nicola II sono un conio molto richiesto fra i collezionisti: in alcuni momenti storici il prezzo di questa moneta in oro è arrivata a superare del doppio il valore intrinseco, ovvero quello del quantitativo in oro presente. La Russia ha sempre esercitato una forte attrazione per i collezionisti di monete, non solo per quanto riguarda il conio imperiale zarista ma anche quello relativo alla repubblica CCCP. L'anno di conio dei 15 rubli in oro Zar Nicola II è il 1897. Il diametro della moneta è di 24 mm., il suo peso totale di 12,903 grammi di cui 11,612 gr. d' oro puro per una percentuale del prezioso metallo pari al 900,00 ‰. Esteticamente raffinata, questa particolare moneta in oro presenta sul lato di testa il profilo dello zar Nicola II e sul lato rovescio il simbolo dell'Impero russo, un'aquila a due teste che regge uno scettro in un artiglio e una corona sull'altro.
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Russia - 10 Rubli Chervonets

Nel 1923 l’Unione Sovietica emise la sua unica moneta in oro destinata alla circolazione, nell’ambito delle riforme denominate Nuova Politica Economica (NEP). Si tratta del chervonets (o chervonetz), una moneta dal valore di 10 rubli, pesante 8,60 grammi e costituita da oro 900‰; ne consegue che il metallo fino contenuto in questa moneta è di 7,74 grammi (un quarto di oncia).
Il chervonets aureo presenta al dritto lo stemma di Stato, comprensivo di falce e martello, e in basso la sigla P.C.?.C.P. (Repubblica Socialista Federale Sovietica Russa). Al rovescio, invece, è raffigurato un uomo che semina; dietro di lui compaiono un aratro, una fabbrica e il sole nascente.
Cinquanta anni dopo il governo sovietico decise di coniare nuovi chervontsy, stavolta non destinati alla circolazione ma ai collezionisti e agli investitori, soprattutto stranieri. Infatti dal 1975 al 1982 (prima e durante le Olimpiadi di Mosca 1980) queste monete vennero emesse in 6.665.000 esemplari, tutti coniati a San Pietroburgo sul modello dei chervontsy del 1923.
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Russia - 7,5 Rubli Nicola II

I 7,5 rubli in oro con l'effige dello zar Nicola II sono un conio molto richiesto fra i collezionisti: in alcuni momenti storici il prezzo di questa moneta in oro è arrivata a superare del doppio il valore intrinseco, ovvero quello del quantitativo in oro presente. La Russia ha sempre esercitato una forte attrazione per i collezionisti di monete, non solo per quanto riguarda il conio imperiale zarista ma anche quello relativo alla repubblica CCCP. L'anno di conio dei 7,5 rubli in oro Zar Nicola II è il 1897. Il diametro della moneta è di 21,4 mm., il suo peso totale di 6,45 grammi di cui 5,81 gr. d'oro puro per una percentuale del prezioso metallo pari al 900,00 ‰. Esteticamente raffinata, questa particolare moneta in oro presenta sul lato di testa il profilo dello zar Nicola II e sul lato rovescio il simbolo dell'Impero russo, un'aquila a due teste che regge uno scettro in un artiglio e una corona sull'altro.
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Sterlina in oro Giorgio V dal 1911 al 1932

La sterlina oro re Giorgio V  fu coniata tra il 1911 e il 1932.
Presenta la testa del regnante volta a sinistra (mentre quella di Edoardo VII è a destra) e sul retro San Giorgio e il drago.
La moneta qui riprodotta rappresenta al dritto il primo ritratto di re Giorgio V, usato dal 1911 al 1925.
Nel gergo numismatico questa sterlina è chiamata “Testa Larga” per differenziarla dalla coniazione successiva del 1929-1931, che presenta l'immagine di re Giorgio V leggermente più piccola (coniate dalle zecche australiane di Perth e Melbourne).
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Mezza Sterlina in oro Giorgio V dal 1911 al 1915

La mezza sterlina oro re Giorgio V  fu coniata tra il 1911 e il 1932.
Presenta la testa del regnante volta a sinistra (mentre quella di Edoardo VII è a destra) e sul retro San Giorgio e il drago.
La moneta qui riprodotta rappresenta al dritto il primo ritratto di re Giorgio V, usato dal 1911 al 1925.
Nel gergo numismatico questa mezza sterlina è chiamata “Testa Larga” per differenziarla dalla coniazione successiva del 1929-1931, che presenta l'immagine di re Giorgio V leggermente più piccola (coniate dalle zecche australiane di Perth e Melbourne).
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