Risultato ricerca: moneta oro 20 francs 1839 Napoleone III

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Caratteristiche

Titolo: 900.00

Peso: 6.45 grammi

Misure: diametro 21 mm


Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Marengo Italiano 20 lire CarIo Felice dal 1821 al 1831

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Marengo Italiano 20 lire CarIo Alberto dal 1831 al 1849

Il Marengo nasce come moneta d’oro del valore nominale di 20 franchi coniata inizialmente dalla zecca della Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone sugli austriaci avvenuta il 14 giugno 1800 a Marengo.
Anche dopo la caduta di Napoleone il Marengo continuò ad essere coniato.
Grazie all'unione monetaria latina si estese a tutti i suoi membri conservando le sue caratteristiche di valore, titolo, peso e diametro.
La produzione iniziata ai primi dell’800 dura tutt'ora.
I più noti sono quelli italiani, francesi, belgi, austriaci, russi, ungheresi e svizzeri.
Il Marengo è realizzato con titolo aureo 900/1000, diametro 21 millimetri e pesa 6,45 grammi.
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Inghilterra - Queen's Beast - Centicora di Beaufort - 2019

E' la settima di una serie di monete di solo oro puro 999,9 (24kt.) dedicate alle cosiddette "Bestie della Regina" (The Queen's Beast): 10 statue araldiche in gesso che furono commissionate ed esposte durante la cerimonia di incoronazione di Sua Maestà Elisabetta II avvenuta nel 1953. Possiamo certamente dire che questa tipologia di monete rientra tra quelle alle quali si potrà aggiungere nel tempo anche un valore semi-numismatico.
Il retro di questa nuova moneta da un’oncia in oro puro 999,9/1000 anno 2019 raffigura la Centicora di Beaufort (the Yale of Beaufort) il settimo animale di dieci creati nel 1953 da James Woodford per celebrare l'incoronazione di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. 
Le sculture, alte 2 metri, sono conservate presso il Canadian Museum of Civilization di Gatineau. Le sculture rappresentano creature tipiche delle araldiche reali del Regno Unito, le quali sono state ispirate alle simili figure che decorano il ponte sul fossato nel giardino di Hampton Court Palace. 
Il fronte raffigura l’ultimo (quinto) ritratto di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, opera di Jody Clark
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Inghilterra - Queen's Beast - Cavallo Bianco di Hannover - 2020

Il Cavallo bianco di Hannover è la nona e penultima uscita della serie di monete rinominata Queen's Beast e coniata dalla Royal Mint ovvero la zecca reale britannica. Quando la Regina Elibetta II fu incoronata, l'Abbazia di Westminster era sorvegliata da dieci statue di animali reali e mitologiche (principalmente mitologiche): le Bestie della Regina, e simboleggiavano la storia del Regno Unito, ovvero l'eredità che passò alla Regina. Nel 2016 la Royal Mint ebbe la grandiosa idea di creare una serie di monete in oro ed argento, di varie grammature, in commemorazione di queste dieci statue che, come detto precedentemente, rappresentano la storia del Regno Unito e siamo alla nona emissione. Cosa c'entra la Germania con il Regno Unito? Tutto ebbe inizio con Re Giorgio Ludovico di Hannover, salì al trono col nome di Giorgio I di Gran Bretagna dal primo agosto 1714 fino alla sua morte, e fu il primo re inglese appartenente alla Casa di Hannover. Sul dritto di questa moneta viene raffigurato il busto di Sua Maestà Elisabetta II, progettato dall'ormai storico designer della zecca britannica Jody Clark, insieme al valore nominale e valuta. Sul rovescio, sempre ad opera di Jody Clark, viene raffigurato l'emblema della Casata di Hannover (in una veste più moderna) dove viene mostrato il cavallo bianco di Hannover.
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Inghilterra - Queen's Beast - Levriero Bianco di Richmond - 2021

Il Levriero bianco di Richmond è la decima e ultima uscita della serie di monete rinominata Queen's Beast e coniata dalla Royal Mint ovvero la zecca reale britannica. Quando la Regina Elisabetta II fu incoronata, l'Abbazia di Westminster era sorvegliata da dieci statue di animali reali e mitologiche (principalmente mitologiche): le Bestie della Regina, e simboleggiavano la storia del Regno Unito, ovvero l'eredità che passò alla Regina. Nel 2016 la Royal Mint ebbe la grandiosa idea di creare una serie di monete in oro ed argento, di varie grammature, in commemorazione di queste dieci statue che, come detto precedentemente, rappresentano la storia del Regno Unito e siamo alla decima e ultima emissione. Il Levriero bianco di Richmond era un distintivo di Giovanni di Gaund, che fu conte di Richmond, duca di Lancaster e duca d'Aquitania oltre ad essere il capostipite del casato reale britannico di Lancaster. Troviamo, sul rovescio, la doppia rosa Tudor, che abbiamo già visto in passato sulla prima Sterlina oro di Enrico VII del 1489 ed anche cinquecento anni dopo per l'anniversario nel 1989, e simboleggia l'unione di due importanti casate: quelle degli York e dei Lancaster; composta di cinque petali interni che rappresentano la casata degli York e cinque petali rossi esterni che rappresentano quella dei Lancaster, nonché la superiorità di quest'ultima sulla prima famiglia. Sul dritto di questa moneta viene raffigurato il busto di Sua Maestà Elisabetta II, progettato dall'ormai storico designer della zecca britannica Jody Clark, insieme al valore nominale e valuta.
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Sterlina in oro Elisabetta II (Fiocco) dal 1957 al 1968

La Sterlina oro, in origine chiamata Sovrana d'oro, venne prodotta in Inghilterra a far data dal 1489; sul fronte presenta il re seduto in trono; sul retro lo stemma reale dei Tudor.
La sterlina oro (o come la chiamano gli anglosassoni Sovereign) riprodotta è quella reintrodotta nel Regno Unito nel 1817, facilmente identificabile dalla caratteristica immagine di San Giorgio e il drago stampata sul rovescio opera dell'incisore italiano Benedetto Pistrucci.
La coniazione delle sterline oro si è interrotta più volte nel corso degli anni.
Nel gergo numismatico comune si parla di “vecchie sterline oro” per quelle antecedenti al 1957 e di “nuove sterline oro” per quelle successive.
La sterlina oro Elisabetta II è presente attualmente sul mercato in 5 ritratti.
La moneta qui riprodotta presenta sul fronte il primo ritratto della regina Elisabetta. Questa coniazione fu introdotta nel 1957 e coniata sino al 1968. E’ riconoscibile dal caratteristico bordo zigrinato a grana più fine.
In gergo questa sterlina è chiamata anche “Testa Laureata o Fiocco” per il caratteristico nastro che lega i capelli della regina; in tutte le coniazioni successive il ritratto presenta invece la regina con la testa coronata.
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Sterlina in oro Elisabetta II (Testa Coronata Giovane) dal 1974 al 1984

La Sterlina oro, in origine chiamata Sovrana d'oro, venne prodotta in Inghilterra a far data dal 1489; sul fronte presenta il re seduto in trono, sul retro lo stemma reale dei Tudor.
La sterlina oro (o come la chiamano gli anglosassoni Sovereign) rappresentata è quella reintrodotta nel Regno Unito nel 1817, facilmente identificabile dalla caratteristica immagine di San Giorgio e il drago stampata sul rovescio opera dell'incisore italiano Benedetto Pistrucci.
Nel gergo numismatico comune si parla di “vecchie sterline oro” per quelle antecedenti al 1957 e di “nuove sterline oro” per quelle successive.
La sterlina oro Elisabetta II è presente attualmente sul mercato in 5 ritratti.
La moneta qui riprodotta presenta sul fronte il ritratto della regina Elisabetta da giovane. Questa coniazione fu introdotta nel 1974 e coniata sino al 1984.
E’ riconoscibile dal caratteristico bordo zigrinato a grana più fine. In gergo questa sterlina è chiamata anche “Testa Coronata Giovane” per il caratteristica corona e per il ritratto giovane della regina.
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Sterlina in oro Elisabetta II (Coroncina) dal 1985 al 1997

La Sterlina oro, in origine chiamata Sovrana d'oro, venne prodotta in Inghilterra a far data dal 1489; sul fronte presenta il re seduto in trono, sul retro lo stemma reale dei Tudor.
La sterlina oro (o come la chiamano gli anglosassoni Sovereign) rappresentata è quella reintrodotta nel Regno Unito nel 1817, facilmente identificabile dalla caratteristica immagine di San Giorgio e il drago stampata sul rovescio opera dell'incisore italiano Benedetto Pistrucci.
La coniazione delle sterline oro si è interrotta più volte nel corso degli anni.
Nel gergo numismatico comune si parla di “vecchie sterline oro” per quelle antecedenti al 1957 e di “nuove sterline oro” per quelle successive.
La sterlina oro Elisabetta II è presente attualmente sul mercato in 5 ritratti.
La moneta qui riprodotta presenta sul fronte il ritratto della regina Elisabetta.
Questa coniazione fu introdotta nel 1985 e coniata sino al 1998.
E’ riconoscibile dal caratteristico bordo zigrinato a grana più fine. In gergo questa sterlina è chiamata anche “Coroncina” per il caratteristica corona.
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Sterlina in oro Elisabetta II (Diadema) dal 1998 ad oggi

La Sterlina oro, in origine chiamata Sovrana d'oro, venne prodotta in Inghilterra a far data dal 1489; sul fronte presenta il re seduto in trono, sul retro lo stemma reale dei Tudor.
La sterlina oro (o come la chiamano gli anglosassoni Sovereign) rappresentata è quella reintrodotta nel Regno Unito nel 1817, facilmente identificabile dalla caratteristica immagine di San Giorgio e il drago stampata sul rovescio opera dell'incisore italiano Benedetto Pistrucci
Nel gergo numismatico comune si parla di “vecchie sterline oro” per quelle antecedenti al 1957 e di “nuove sterline oro” per quelle successive.
La sterlina oro Elisabetta II è presente attualmente sul mercato in 5 ritratti.
La moneta qui riprodotta presenta sul fronte il ritratto della regina Elisabetta.
Questa coniazione fu introdotta nel 1998 e coniata sino ad oggi.
E’ riconoscibile dal caratteristico bordo zigrinato a grana più fine. In gergo questa sterlina è chiamata anche “Diadema” per il caratteristico diadema in testa alla regina.
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